Alta langa D.O.C.G.

Alta langaVitigno
Pinot nero e/o Chardonnay dal 90 al 100%. Per il complessivo rimanente 10% possono concorrere alla produzione di detti vini, le uve provenienti dai vitigni non aromatici idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.

Descrizione

L'Alta Langa è uno spumante che negli ultimi anni ha raccolto molti successi, grazie anche alla promozione dell'omonimo consorzio. Il 21 Novembre 2012, per esempio, è stato presentato, a Fontanafredda, l'esclusivo calice, disegnato da Giugiaro Design per l'Alta Langa D.O.C.G.. Questo particolare calice associa una base stretta, che favorisce l'esposizione delle bollicine e la loro risalita verso l'alto, dove il calice, allargandosi, permette l'esaltazione dei profumi.

Zona di produzione
La zona di produzione delle uve destinate all'ottenimento dei vini spumanti "Alta Langa" e' costituita dalle particelle fondiarie di collina e di spiccata vocazione viticola situate, nelle province di Cuneo, Asti ed Alessandria, nei territori dei seguenti comuni:
Provincia di Alessandria: Acqui Terme, Alice Bel Colle, Belforte Monferrato, Bistagno, Bosio, Capriata d'Orba, Carpeneto, Cartosio, Casaleggio Boiro, Castelnuovo Bormida, Castelletto d'Erro, Castelletto d'Orba, Cassine, Cassinelle, Cavatore, Cremolino, Denice, Grognardo, Lerma, Malvicino, Melazzo, Merana, Molare, Montaldeo, Montaldo Bormida, Montechiaro d'Acqui, Morbello, Mornese, Morsasco, Orsara Bormida, Ovada, Pareto, Parodi Ligure, Ponti, Ponzone, Prasco, Predosa, Ricaldone, Rivalta Bormida, Rocca Grimalda, San Cristoforo, Sezzadio, Silvano d'Orba, Spigno Monferrato, Strevi, Tagliolo Monferrato, Terzo, Trisobbio, Visone.
Provincia di Asti: Bubbio, Calamandrana, Calosso, Canelli, Cassinasco, Castel Boglione, Castelletto Molina, Castelrocchero, Cessole, Coazzolo, Fontanile, Loazzolo, Maranzana, Monastero Bormida, Mombaldone, Mombaruzzo, Montabone, Olmo Gentile, Quaranti, Roccaverano, Rocchetta Palafea, San Giorgio Scarampi, San Marzano Oliveto, Serole, Sessame, Vesime.
Provincia di Cuneo: Alba (territori alla destra orografica del fiume Tanaro), Albaretto Torre, Arguello, Bastia, Belvedere Langhe, Benevello, Bergolo, Bonvicino, Borgomale, Bosia, Bossolasco, Briaglia, Camerana, Camo, Carru', Castellino Tanaro, Castelletto Uzzone, Castiglione Tinella, Castino, Cerretto Langhe, Ceva (territori alla destra orografica del torrente Cevetta fino alla confluenza nel Tanaro, da qui i territori alla destra orografica del fiume Tanaro), Ciglie', Clavesana, Cortemilia, Cossano Belbo, Cravanzana, Diano d'Alba, Dogliani, Farigliano, Feisoglio, Cissone, Gorzegno, Gottasecca, Grinzane Cavour, Igliano, Lequio Berria, Levice, Mango, Marsaglia, Mombarcaro, Monchiero, Mondovi' (territori alla destra orografica del torrente Ellero fino a raggiungere da sud l'abitato di Mondovi, quindi proseguendo verso nord-est i territori a destra della s.s. 28 per Fossano, fino al confine comunale con Magliano Alpi), Monesiglio, Monforte d'Alba, Montelupo Albese, Murazzano, Neviglie, Niella Belbo, Niella Tanaro, Novello, Paroldo, Perletto, Pezzolo Valle Uzzone, Piozzo, Prunetto, Roascio, Rocca di Ciglie', Rocchetta Belbo, Roddino, Rodello, Sale Langhe, Sale San Giovanni, Saliceto, San Benedetto Belbo, Santo Stefano Belbo, Serralunga d'Alba, Serravalle Langhe, Sinio, Somano, Torre Bormida, Torresina, Treiso, Trezzo Tinella, Vicoforte.

Caratteristiche organolettiche
spuma: fine e persistente;
colore: da giallo paglierino tenue ad oro intenso;
bouquet: fragrante, complesso, caratteristico della rifermentazione in bottiglia;
al palato: sapido, fine ed armonico.

Conservazione
Temperature ottimali costanti tra i 12-14°C, al riparo dalla luce. La bottiglia va conservata coricata, affinché possa proseguire nel suo riposo, in vista della vivacità del brindisi e della tavola. Non va assolutamente tenuta in piedi, perché il tappo tenderebbe ad asciugarsi e la bottiglia perderebbe pressione, con grave detrimento soprattutto del suo contenuto.

Servizio e abbinamenti
Servire a temperatura di 8-10°C, avvalendosi dell'ausilio di un secchiello di ghiaccio o adottando un adeguato passaggio in frigorifero. Per la stappatura, è preferibile evitare il cosiddetto "botto": mantenere la bottiglia inclinata con l'imboccatura verso l'alto e ruotare il tappo lentamente, facendolo fuoriuscire adagio dal collo della bottiglia, affinché possano fuoriuscire tutti i gas di superficie.


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